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Controcorrente

La passione per le targhe, fra aste, numeri del cuore e spese un po’ folli

Di Antonio Bolzani

  • Ti Press
  • 6.5.2024
  • 40 min
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Siete affezionati o indifferenti al vostro numero di targa? Fino a quanto sareste disposti a spendere per un numero per voi particolare e ricco di significati? Perché le aste delle targhe, sempre ben frequentate, dividono spesso l’opinione pubblica fra favorevoli e contrari? Dite la vostra oggi in diretta allo 0848 03 08 08; oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13. Dopo il successo e la grande affluenza di sabato scorso a Camorino in occasione delle “Porte aperte” della Sezione della circolazione oggi affrontiamo un tema che in un modo o nell’altro non lascia indifferenti, soprattutto nella Svizzera italiana dove, stando alle cifre, le targhe per diverse persone rappresentano una passione ed un oggetto prezioso. Sabato scorso, fra le molte attività proposte, uno dei momenti più attesi è stata l’asta delle targhe: ben 11’000 franchi sono stati spesi per la targa TI 500000, c’è chi ha versato 40’000 franchi per la TI 111 e la TI 48, con un record -42’000 franchi- per la TI 89. Alla fine, a conti fatti, la Sezione della circolazione ha raccolto con l’asta circa 167’000 franchi. Il ricavato della vendita servirà a coprire le spese dei programmi di prevenzione «Strade sicure» e «Acque sicure», quindi i soldi andranno in un fondo di progetti di prevenzione. Ma perché non si bada a spese, quando si tratta di acquistare all’asta una targa?

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